lunedì 12 maggio 2008

LA PITTURA DI LUIGI PETRONE


LUIGI PETRONE
Musicalità e armonia

il pittore napoletano Luigi Petrone si esprime attraverso un linguaggio artistico fatto di esplosioni di colore vibrante che emana gioia pura. Evoca immagini celestiali, oniriche, con una luminosità quasi accecante che glorifica il creato, l’universo intero.
I suoi dipinti esprimono ed esaltano tutta la tensione interiore e la fantasia, dell’artista con penetrante intensità. Lirismo e spiritualismo sono i principi di base che trapelano dalle sue opere.
Profondo conoscitore della realtà, questa viene proposta come materia dei sogni che si sgretola al contatto con la luce del giorno. La realtà-sogno è fissata, impressa sulla tela, per non perderne mai più il momento.
I suoi dipinti rievocano il caos primordiale dove tutto era condensato e da li tutto avrebbe avuto origine.
Osservando i dipinti dell’artista napoletano ci si imbatte nella luce del giorno, in colori cangianti e musicali, la sua arte carica di luce e speranza, ci proietta e trasporta verso l’infinito, verso Dio.
Le sue tele evocano armonia, ricerca, speranza, una profonda fede e riconoscenza verso il Signore per tutto quello che offre all’uomo e a tutte le sue creature.
Non è arte se non vai oltre le regole, oltre la passione, oltre gli insegnamenti, quando ci si libera di tutto il costruito, l’intorno, e si libera la mente allora si fa della vera arte, altrimenti è mera applicazione di principi e dogmi. Petrone si libera di tutto il costrutto e il costruito e riesce a rendere l’armonia, esprimere su tela trasmettere gioia, la gioia della vita e la magnificenza del creato.
Artista arcano, fantasioso, colto, la profondità dei temi trattati va oltre il dato oggettivo, l’Artista non polemizza, non denuncia, non ci sommerge con la cruda realtà della vita e dei suoi dolori, ma ci lascia suggestionare si lascia suggestionare dall’onirico, dal mistero dell’universo, dalla continua e infinita ricerca dell’uomo. I colori sono vividi, brillanti espressi con la sua tecnica, il suo metodo, unico, di “giocare” con i pennelli, con il colore, con la pastosità e corposità del colore, di trattare la materia pittorica, di renderla corposa e fluttuante. La sua arte non è denuncia polemica e dissacrazione, le sue sono espressioni sinestetiche, che confluiscono in un unico nodo espressivo tutte le manifestazioni artistiche, in particolare la pittura la musica e nostalgie primitivistiche.
Si osserva nelle opere del Nostro quasi un totale superamento di ogni traccia realistica ed oggettuale, ma guardando attentamente, andando “oltre”osservando con occhio libero dagli schemi, dai suoi dipinti esplode la natura in tutta la sua meraviglia, nelle sue tele si nascondono mostri marini, volti, fiori, mondi fantastici che si aprono solo agli occhi di chi li sa vedere.
La spiritualità guida e domina l’arte di Petrone, la sua è energia psichica e irrazionale continua affermazione dell’esistenza di una realtà diversa da quella posta davanti ai nostri occhi.
La sua arte è una irriducibile connessione tra la vita a livello biologico e noologico (spirituale) tra loro irriducibili ma connessi. Non c’e separazione tra spirito e materia, l’io individuale dell’uomo si espande in armonia con l’universo.
Una profonda cultura è saggezza è alla base del suo fare arte, la scoperta che il processo di evoluzione della natura culmina nell'uomo, nella sua vita spirituale, è la testimonianza che tutta la realtà, cosiddetta «materiale», è nella sua sostanza «spirituale», e che l'affermazione dello spirito è il fine stesso del processo naturale. Tale processo mostra che Dio è la condizione di ogni evento fisico e di ogni legge meccanica. All'uomo resta così aperta la via alla speranza e alla gioia dell'esistenza, con possibilità dell'azione morale e la certezza della fede.

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